La Carbon Footprint è un parametro che definisce le emissioni di gas serra (GHG) provocate da un prodotto, un servizio, un’organizzazione, un evento o un individuo; il valore viene espresso in tonnellate di CO2 equivalente.
Le aziende possono calcolare la loro Footprint sia a livello di prodotto, attraverso un’analisi del suo ciclo di vita (Life Cycle Assessment: LCA), sia a livello corporate.
Secondo il GHG Protocol (uno standard globale per la misurazione e la gestione delle emissioni), le emissioni di gas serra si dividono in tre categorie/scope:
Maggiori dettagli sulla Carbon Footprint di Riri sono presenti all’interno del Report di Sostenibilità.
Il riscaldamento globale non è determinato solo dalla CO2 ma anche da altri gas a effetto serra, ognuno con un diverso impatto ambientale, misurato tramite il Global Warming Potential (GWP).
La CO2 equivalente è una misura metrica che confronta i potenziali effetti di questi gas sul clima: la quantità di ciascun gas viene convertita nella quantità equivalente di anidride carbonica grazie al GWP, una misura relativa a quanto calore intrappola nell’atmosfera una determinata massa di gas a effetto serra, in confronto al calore intrappolato dalla stessa massa di CO2 in uno specifico intervallo di tempo (normalmente 100 anni).
Ad esempio, il GWP del metano (CH4) è pari a 25 e quello del protossido di azoto (N2O) è 298. Ciò significa che le emissioni di 1 milione di tonnellate di metano e protossido di azoto equivalgono rispettivamente alle emissioni di 25 e 298 milioni di tonnellate di anidride carbonica.
Riri ha iniziato a calcolare il suo impatto ambientale nel 2015. Nel 2021 la Corporate Footprint complessiva ammonta a 20.647 tonnellate di CO2 eq. Questo dato si riferisce alle divisioni bottoni, zip e componenti metallici (Cobrax Metal Hub), non include AMOM e DMC. Nel 2022 la misurazione verrà estesa anche agli stabilimenti acquisiti di recente.
Dal 2021 i dati relativi alla Corporate Footprint sono pubblicati nel Report annuale di Sostenibilità, calcolato in base ad alcuni degli standard del Global Reporting Initiative (GRI).
Elaborare una ‘Climate Strategy’ significa fissare obiettivi che portino alla decarbonizzazione e identificare una roadmap di interventi per ridurre l’anidride carbonica emessa in atmosfera.
Riri, nel 2023, definirà la sua Climate Strategy, fissando obiettivi di riduzione delle emissioni basati sull’iniziativa Science Based Target (SBT), il riferimento globale per i maggiori marchi mondiali che si impegnano per una produzione più sostenibile.
Con il termine ‘greenwashing’ ci si riferisce all’insieme delle strategie di comunicazione e azioni di marketing – messe in atto da aziende, organizzazioni o istituzioni politiche – volte a costruire un’immagine ‘green’ per distogliere l’attenzione da effetti negativi provocati da attività o prodotti dell’azienda.
Riri si è sempre impegnata a evitare il greenwashing attraverso un’attività di comunicazione trasparente e una precisa mappatura degli ‘hotspot’ ambientali relativi ai suoi prodotti e attività.
SBT è l’acronimo di Science Based Target. Si tratta di una partnership tra Carbon Disclosure Project (CDP), United Nations Global Compact (UNGC), World Resources Institute (WRI) e World Wide Fund for Nature (WWF), istituita per aiutare le imprese ad allinearsi agli impegni presi con gli Accordi di Parigi per limitare l’aumento della temperatura entro 1.5°C rispetto all’era pre-industriale.
Aderire a questa partnership significa garantire che la propria Climate Strategy sia allineata a target scientifici, condividendo un quadro di riferimento internazionale con obiettivi simili tra aziende comparabili per dimensioni o settore.
Perseguendo l’obiettivo di condurre un’analisi sempre più aggiornata della propria Carbon Footprint, Riri stabilirà i suoi Science Based Target per la riduzione delle emissioni, sottoponendoli alla convalida del SBT Initiative.