Riri è orgogliosa di annunciare la pubblicazione del terzo report di sostenibilità, in accordo agli standard GRI (Global Reporting Initiative), insieme a metriche e best practice specifiche del settore: da quest’anno le sedi toscane di AMOM e DMC sono incluse all’interno del perimetro di rendicontazione.
Oltre alla rendicontazione dei maggiori risultati e obiettivi raggiunti, alcune iniziative e progetti intrapresi mostrano che Riri è attenta e continua a mappare la propria supply chain, avendo implementato un progetto di qualifica dei fornitori con l’obiettivo di monitorare le proprie performance e consolidare la relazione con la propria catena di fornitura. Per quanto riguarda la parte ambientale, a partire da questo report Riri ha aggiornato il metodo di calcolo utilizzato per rendicontare le proprie emissioni, permettendo una misurazione più accurata e puntuale in linea con gli standard odierni. Il continuo miglioramento e potenziamento anche a livello sociale, stimola Riri a porsi nuovi obiettivi, continuando i due progetti triennali che porteranno, alla fine del 2023, ad estendere le certificazioni ottenute a livello di Gruppo e dall’altro lato ad implementare alcune attività in accordo al progetto di Diversità, Equità e Inclusione.
All’interno del report viene pubblicata per la prima volta l’analisi di materialità, un processo che ha permesso di individuare gli aspetti più rilevanti (ovvero “materiali”) della sostenibilità per l’azienda e gli stakeholder, che influiranno sulla definizione della strategia ESG aziendale.
Renato Usoni, CEO di Riri, commenta così il report:
“Tutte le nostre attività e decisioni quotidiane dimostrano, ancora una volta, il nostro impegno e la nostra mission in ambito sostenibilità. Il report GRI 2022 rappresenta un grande obiettivo e traguardo nella divulgazione e nella trasparenza verso i nostri stakeholders.”
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